del 30/08/2013
Rientrati da pochi giorni della pausa estiva non possiamo che parlare della ultima lunga elucubrazione del governo circa l’IMU.
Per quanto riguarda le prime case per il 2013, i proprietari, escludendo alcune categorie catastali, non pagheranno l'IMU, nulla cambia invece per le seconde case, che pagheranno la seconda rata a dicembre, mentre dal 2014 la tassa più contestata degli ultimi anni va in pensione per tutti, per lasciare spazio alla “service tax” (“taser” tassa sui servizi comunali) ed a patire saranno anche gli inquilini, i più colpiti di conseguenza dovrebbero essere i proprietari di seconde case sfitte.
In realtà Fassina, in un'intervista ha chiarito che seppur IMU è abolita, non lo è la tassa sulla prima casa, ciò in un certo senso chiarifica che la “taser” va nella direzione di un impianto pienamente federale dell'imposta, indica la rendita catastale come base imponibile, fissa, nel caso di abitazioni affittate, il contributo prevalente a carico del proprietario e impegna il legislatore a tutelare le abitazioni di minor valore (oggi esenti dall'IMU grazie alla detrazione).
In sintesi, viene conferma una componente patrimoniale dell'imposta come è per l'IMU, evidenziando con il giusto taglio sui beni strumentali delle imprese, la necessità di una spinta nei confronti del settore produttivo.
Fascina, espone i diversi aspetti della nuova “taser” che non rappresenta una sola un'imposta sui servizi, in quanto utilizza per il suo calcolo la rendita catastale come base imponibile, quindi è ancora un'imposta di tipo patrimoniale che purtroppo in assenza di una riforma del catasto, riprodurrà tutte le ingiustizie gia viste con l'IMU.
Altro aspetto da non trascurare che la service tax che sarà pagata in modo prevalente dai proprietari ma avrà una ricaduta anche sugli inquilini.
La service tax, che sarà riscossa dai comuni, è costituita infatti da due componenti: gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili, tra i quali rientrano la manutenzione strade e l'illuminazione pubblica, è per cui presumibile che nel caso di abitazioni locate la componente rifiuti vada all'inquilino e la componente servizi indivisibili, che contribuisce a mantenere elevato il valore patrimoniale, vada al proprietario.
Insomma alla fine cambia tutto ma non cambia niente o comunque poco, è questo il "modus operandi" del nostro governo che fa sparire qualcosa per farla incarnare in qualcos’altro dal nome differente ma dalle fattezze poco difformi.